brasaty

Se il brasato parlasse? Sarebbe avvelenato!

sabato 3 luglio 2010

Umide gimcane tra russe e brasiliane

Yes. (DUH)
Il blog ha ricevuto un makeover, ma non è per rendere omaggio né al minimalismo (?), né ai gay pride (!), né alle cantanti nere delle canzoni house (hanno tutte la stessa voce o è sempre la stessa? D'altronde il contenuto testuale di 1016 canzoni house corrisponde pressappoco a un poemetto di Prevert -CHE A ME FA IMPAZZIRE! VEDI IL LINK-).

Perché non bloggavo (che termine del cazzo) più? Ecco una triplicità:
Motivazioni sciocche e ridoline -> perché mi dovevo laureare, poi mi sono laureato, poi ho festeggiato la laurea, e palle varie!
Solite scuse -> ho tanto da fare (ma dove?), quando si è felici non si scrive un blog (si, coddati)
Motivazioni emotive che piacerebbero a Barby d'Urso -> mio padre cerca il mio nome e cognome su google e trova il mio blog e farsi fare outing dal proprio blog è un po' una barzelletta triste, quindi mi è passata la voglia.

Ma ora la voglia mi è tornata e mi imporrò di scrivere più spesso senza lasciar passare mesi o anni! E dato che il post inizia con un'elegante poesia nonsense, vorrei continuare questo circolo poetico con una poesia piuttosto EMO, sempre del caro Prevert.

Diritto di sguardo
VOI
IO NON VI GUARDO
LA MIA VITA NON VI RIGUARDA PIÙ
IO AMO CIÒ CHE AMO
E QUESTO SOLO MI RIGUARDA
E MI CONCERNE
IO AMO COLORO CHE AMO
E IO LI GUARDO
ESSI ME NE DANNO IL DIRITTO


Riassuntino: se ti guardo ti cago e ti amo, se non ti guardo non ti riguardo.

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