brasaty

Se il brasato parlasse? Sarebbe avvelenato!

sabato 30 aprile 2011

L'Accordo dei Feriti in Amore (di Paulo Coelho)


Oggi il brasato non è avvelenato, è innamorato/amareggiato, e questo intervento vuole aiutare coloro che sanno cosa vuol dire soffrire per amore, non essere corrisposti, sopportare un tradimento o semplicemente amare irrazionalmente. Bitches!


Paulo Coelho, il mio scrittore preferito, ha pubblicato un bel testo sul suo blog che ho deciso di riportare qui traducendolo in italiano per chi non capisse l'inglese.


Disposizioni generali
a) considerato che è assolutamente corretto il detto che afferma "in amore e guerra tutto è lecito";
b) considerato che in guerra abbiamo la Convenzione di Ginevra adottata il 22 agosto 1864 che determina la sorte dei feriti in battaglia e che, fino ad oggi, non esiste nessun accordo promulgato per i feriti in amore, molto più numerosi;

Si dichiara che:

Art.1
Tutti coloro che amano, siano essi maschi o femmine, vengono ora informati che l'amore, oltre che una benedizione, è anche qualcosa di molto pericoloso, imprevedibile e in grado di causare seri danni. Di conseguenza, chi decide di amare deve essere consapevole che il suo corpo e la sua anima saranno esposti a molti tipi di ferite e non gli sarà possibile incolpare il/la partner, dato che il rischio è uguale per entrambi.

Art. 2
Una volta che una freccia partita dall'arco di Cupido colpisce una persona, quella persona deve immediatamente chiedere all'arciere di scagliarne un'altra nella direzione opposta, cosicché egli non soccomba alla ferita notoriamente conosciuta col nome di "amore non corrisposto". Nel caso in cui Cupido si rifiuti, l'Accordo ivi promulgato esige che il ferito recuperi immediatamente la freccia dal suo cuore e la cestini.
n.b. Per ottenere questo effetto, il ferito deve evitare le telefonate, i messaggi su internet, le consegne di fiori o da qualsiasi atto di seduzione, dal momento che atti simili potrebbero ottenere risultati a breve termine ma sono inevitabilmente cancellati dal tempo. L'Accordo dichiara inoltre che il ferito deve rapidamente cercare la compagnia di altre persone così da tenere sotto controllo il pensiero ossessivo "vale ancora la pena lottare per questa persona".

Art. 3
Nel caso in cui la ferita sia provocata da terzi, ossia l'amato sia interessato a qualcun altro che non era previsto dai piani prestabiliti, è espressamente vietato qualsiasi atto di vendetta. In questo caso, è permesso abbondante uso di lacrime, pugni al muro o al cuscino, chiacchierate con gli amici con cui il ferito può liberamente insultare l'ex sostenendo la sua totale mancanza di buon gusto ma evitando di sminuirne l'onore.

n.b. L'Accordo stabilisce che si può anche applicare l'art. 2: il ferito può cercare la compagnia di altre persone, preferibilmente in luoghi che il partner non frequenta.

Art. 4
In caso di ferite lievi, qui classificate come piccoli tradimenti, passioni fulminanti che non durano a lungo, disinteressi o disfunzioni sessuali transitorie, si deve applicare rapidamente e abbondantemente la medicina nota come Perdono. Una volta utilizzata, non si deve mai tornare indietro e l'accaduto deve essere completamente dimenticato, e mai più menzionato durante eventuali litigi o momenti d'ira.

Art. 5
In caso di ferite gravi, chiamate anche rotture, l'unica medicina capace di guarire veramente il cuore è il Tempo. Inutili e inefficaci sono i tentativi di trovare consolazione con cartomanti (che sosterranno sempre che l'amore perduto ritornerà), romanzi (in cui vi è sempre il lieto fine), telenovele o cose simili. Bisogna soffrire con intensità, evitando completamente l'uso di droghe, antidolorifici e preghiere. L'alcol è permesso con moderazione, senza sorpassare il limite di due bicchieri di vino al giorno.

Conclusioni
I feriti in amore, contrariamente ai feriti nei conflitti armati, non sono né vittime né carnefici. Essi hanno scelto qualcosa che fa parte della vita e pertanto devono affrontare l'agonia e l'estasi della loro scelta.

Per coloro che non sono mai stati feriti in amore, essi non saranno mai capaci di dire "ho vissuto". Non l'hanno fatto.


Copyright by Paulo Coelho.
Traduzione in italiano: mia, quindi mi scuso per eventuali errori.

giovedì 21 aprile 2011

Tenere la bocca aperta somatizza un'inequivocabile voglia di c...

...un inequivocabile voglia di CRAZY DANCE!!!!!

Stavo già partendo in quarta a demolire questo tremendo video di Stefania Orlando per la sua nuova canzone CRAZY DANCE quando ho letto questa sua dichiarazione/paraculata: "BUONGIORNO RAGAZZI E RAGAZZE, INUTILE DIRE CHE QUESTO VIDEO è STATO GIRATO E MONTATO DALLA SOTTOSCRITTA, IN CHIAVE AMATORIALE, QUESTO PER EVITARE INUTILI CRITICHE CHE CREDONO QUESTO SIA IL VIDEO UFFICIALE. LA CRAZY DANCE NASCE PER DIVERTIMENTO E IL VIDEO SEGUE IL PROGETTO.....GRAZIE COMUNQUE....", il che è un po' come dire "nun c'ho na lira pe ffà un video! nun giudicateme, c'ho messo na vita pe imparà a usà windows movie maker".
Il video è chiaramente amatoriale e piuttosto bruttino, seppure i commenti su youtube siano benevoli (saranno scritti da fan della Orlando feticisti dei piedi che le manderanno in privato messaggi tipo "grazie per esserti inquadrata i tuoi piedini" o "la prossima volta mostraci anche le dita!!"). Vediamo questo capolavoro (probabilmente sponsored by Castorama per l'armadio sullo sfondo):



Insomma quando i Black Eyes Peas incontrano Gemma del sud e una delle checche di youtube (per intenderci, quelle che passano il tempo a ballare le canzoni di Britney riprendendosi di fronte all'armadio della loro cameretta) nasce il video di questa canzone, indiscutibilmente SUMMER SONG 2011!

giovedì 14 aprile 2011

Sounds of Brasato #9. Indovina chi canta tra la Lady Gaga italiana, una casalinga dispery, un'europarlamentare o una zingara lunatica.

Chi è questa cantante? (Una domanda che ne nasconde altre mille come: ma cos'è GAJA TV? / perché lei canta? / Perché il video è ambientato in una locanda stile "Da Gennarì"?)... Vediamo il video insieme e poi le possibili risposte.





 



È Wilma de Angelis?
DIMMI
DIMMELO
DI SI.

 






 

 

È Katherine Mayfair, da Desperate Housewives?

http://www.televisionando.it/wp-galleryo/dana-delany/dana-delany-as-katherine-mayfair.jpg
Che donna inutile, una casalinga FLOP.














È CLORIS la Zingara???
LA LUNA NERA.










È l'europarlamentare ANGELA SOZIO!


E l'acuto a metà canzone che ruolo ha? Mugolo dolorante! Ma come si fa a fare un video al ristorante? Lei si sfoga, lui sicuramente pensa "mh, che notte di fuoco ieri con quello conosciuto su GRINDR". Lei se ne accorge e quindi va a vibrare d'odio e rancore tra i lupi nel bosco, facendo rituali wiccan.

 

Una perla romantica, inaspettata, semplicemente TRASHy.

domenica 3 aprile 2011

Le riflessioni su MILANO & LETYZIA: sindaco, Photoshop addict e SOPRATTUTTO sosia di Justin Bieber.

Milano è letteralmente INVASA da cartelloni pubblicitari che inneggiano a Letizia Moratti come sindaco della città. Non parlerò di politica o di cose serie (non sia mai!) ma mi concentrerò sulla strepitosa somiglianza tra Lety e un altro noto personaggio dello spettacolo, consigliatomi da un gruppo di Facebook che mi ha cambiato la vita: la Moratti è STANLIO!



Dopo aver scoperto questa perla, parliamo dei manifesti pubblicitari presenti in metro, in giro per la città, nei vicoli più cupi, sopra i monumenti, tra poco -secondo me- anche su dirigibili promozionali e tram! In ogni poster lei risolve un problema divrso come una supereroina, e l'unica cosa che rimane intatta è il suo stile: lei trés chic, con smalto viola, tailleur elegantissimi e photoshop pesante che farebbe invidia persino a questa copertina con quella lesbica di Justin Bieber.

 La mia foto preferita di Letizia è quella per un manifesto a promozione dei servizi per anziani, che dice qualcosa tipo "Per una Milano sempre più vicina agli anziani" e mostra una disposizione da trinità religiosa: lei al centro in alto, una vecchietta distinta in basso a sinistra che la guarda negli occhi con eleganza, e a destra un vecchio baffuto che le annusa la tetta. Non è reperibile online! :( depressione! Da fotografare e pubblicare qui.


Sono un attento osservatore e svelo un segreto: questo manifesto in metropolitana ha qualche parola in più infatti dice "per una Milano sempre più sicura ANCHE NELLE PERIFERIE!". Che poi Milano all'infuori del centro storico è TUTTA periferia.


Quando mi sono trasferito a Milano l'avevo sempre vissuta da turista di passaggio e la trovavo bellissima, piena di novità e segreti. Dopo averci vissuto per il primo anno provavo ODIO, odiavo che ad aprile mi venissero attacchi isterici di allergie di cui non sapevo di soffrire, odiavo la pioggia, lo smog, le piazze senza fontane o alberi, tutte uguali e simili a campi di carciofi. Odiavo la multiculturalità falsa, che nascondeva solo odio e paure, e le vecchie in metro che esigono che tu le ceda il posto perché sei più giovane. Odiavo TUTTO. 

Poi dopo un altro anno e mezzo ho imparato a bilanciare l'entusiasmo iniziale con l'odio che provavo al momento, e ho realizzato che non è un'isola felice, non è una città d'arte, non è una metropoli degna di essere definita tale, ma è una città vivibile, con molte opportunità e che va lentamente scoperta (che poi a volte qusta frase è così inflazionata da diventare una sorta di paraculata del provinciale milanese medio che difende la città a spada tratta). 
Allo stesso modo ad essere lentamente scoperti sono i poster promozionali del suo sindaco che si vedono ovunque in questi giorni, che a primo impatto ti fanno dire WTF ma dopo un po' li apprezzi anche e pensi "che illustre lavoro di photoshop!".


Per terminare questo elogio alla città, sarebbe bello che io andassi in metro con un microfono in mano, con uno zaino in spalla con dentro uno stereo, e cantassi O MIA BELA MADUNINA (un po' come fa la peruviana che becco sempre in metro e canta tutto il repertorio della Pausini, o come una vecchia che non sapendo cantar punta tutto sull'interpretazione emotiva e il pathos mentre canta sempre la stessa canzone, Che sarà di Jose Feliciano... che femme fatale). Ma non lo farò, perché ci sono già dei grandi artisti che hanno cantato Milano... O meglio IL CUORE di Milano: l'ATM che ci porta in giro ovunque.
Non perdetevi questa perla e speriamo che diventi presto inno della città (o in alternativa, musica riempi-silenzio di qualche triste lavanderia a gettoni in zona Lorenteggio).